Rosmarino officinale fiore bianco (Rosmarinus officinalis “white”)

Caratteri botanici
Il Rosmarino officinale è una pianta arbustiva perenne appartenente alla famiglia delle Lamiaceae. Ha un portamento cespuglioso che può raggiungere i 3 metri d’altezza. Il fusto all’inizio è prostrato, poi eretto e molto ramificato con radici molto profonde e ben ancorate al terreno. Le foglie sono piccole prive di picciolo, un po’ coriacee, verde scuro nella pagina superiore e verdi-argentate-bianche in quella inferiore, strette, lineari, molto fitte sui rami e ricche di ghiandole oleifere. I fiori ermafroditi, riuniti in grappoli crescono all’ascella della foglia e sono di un color bianco. I frutti sono degli acheni che diventano scuri quando maturi.

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Descrizione

Coltivazione
Cresce in terreni leggeri, permeabili, tendenzialmente alcalini. Non tollera i ristagni idrici. Predilige posizioni soleggiate. Può essere coltivato sia in pieno campo che in vaso. Mal sopporta le temperature sotto i 10-15° C specialmente se sono piante vecchie.

Raccolta e conservazione
Il Rosmarino è meglio utilizzarlo fresco in quanto con l’essiccazione perde gran parte dei suoi principi attivi. Per la produzione degli oli essenziali si utilizzano le sommità fiorite fresche. Se viene essiccato si raccolgono le foglie e i fiori in estate, lasciandoli essiccare in un luogo asciutto, buio e arieggiato; successivamente vengono disposti in vasetti di vetro sigillati.

Uso in cucina
Deve essere usato fresco, in quanto, con l’essiccazione perde gran parte dei suoi principi attivi. È un’erba insostituibile, soprattutto per carni arroste, pesci e salsicce. Si accompagna bene a pane, pizza e focacce, formaggi, minestre, verdure cotte e frittate. Il Rosmarino è ottimo per aromatizzare, inoltre, oli e aceti.