Rabarbaro rosso (Rheum palmatum)

Caratteri botanici
Il Rabarbaro è una pianta erbacea perenne rustica della famiglia delle Polygonaceae. Ha un fusto eretto, rigido, cavo, di color rosso contenente molto succo. Le foglie sono caduche, alterne, di grosse dimensioni, provviste di un lungo picciolo carnoso, di forma tondeggiante, di colore verde brillante. In estate sulla cima di steli eretti si aprono le pannocchie di fiori giallastri, verdastri o rosso vivo. Può raggiungere l'altezza di oltre 2 metri.

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Descrizione

Coltivazione
Il terreno di coltivazione deve essere sciolto, leggero e lavorato in profondità per favorire la crescita dei rizomi. Ha bisogno di molta acqua e buone concimate autunnali. Non teme le gelate. Piantare all’ombra o mezza ombra.

Raccolta e conservazione
Le coste sono l’unica parte commestibile, dal sapore amarognolo. Le foglie possono essere tossiche. Le coste del Rabarbaro vanno conservate lontano dalle fonti di calore e dall’aria. Avvolte in sacchetti di carta bucati, si conservano a lungo ma dopo 10 giorni il loro gusto amarognolo aumenta. Le radici, tagliate a pezzi, si fanno essiccare.

Uso in cucina
Si utilizzano le coste che possono essere cucinate a pezzi, fatte arrosto o ridotte in purea ma, l’utilizzo primario resta legato ai dolci. È ottimo per dare sapore a primi piatti a base di carne d’anitra e faraona. È un alimento versatile e utile per bilanciare i sapori.