Erba stella (Plantago Coronopus)

Caratteri botanici
Pianta erbacea annuale appartenente alla famiglia delle Plantaginaceae, caratterizzata da foglie strette, profondamente divise e frastagliate, riunite a formare una rosetta basale aderente al suolo e appiattita, che resiste anche al calpestio. Allo stato selvatico è presente in tutta Italia nei prati, negli incolti, sulla sabbia in prossimità di mare, fino a una altitudine di 800 metri. La forma coltivata è più grande e cespugliosa. È una pianta generosa e darà un raccolto costante per molti mesi, prima di fiorire con piccole infiorescenze simili a spighe, che matureranno dei semi.

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Descrizione

Coltivazione
Non ha particolari esigenze di terreno, si adatta anche a substrati poveri e sabbiosi purché siano abbastanza umidi. Si può coltivare anche in vaso. Teme il caldo e la siccità per questo si annaffia quando necessita. È una pianta rustica dato che in inverno, se non ci sono gelate, rimane produttiva.

Raccolta e conservazione
Il raccolto si effettua a scalare, tagliando le foglie a pochi centimetri dal suolo, così che possa ri-vegetare emettendo foglie nuove e tenere.

Uso in cucina
L’Erba stella si consuma cruda, come guarnizione per insalate, zuppe, tartine e omelette. È un ingrediente di salse crude e condimenti alle erbe. Il suo gusto rinfrescante si accosta a uova, formaggi, patate, spinaci e altre verdure. Una manciata di foglie di erba stella sarà un tocco rinfrescante e anche estetico per numerosi piatti sia freddi che caldi. Le foglie sono ottime anche lessate come contorno di carni grigliate e salsicce. Dalle sue radici, ripulite ed essiccate al sole, si ottiene un infuso dalle notevoli proprietà e benefici.